Dominava l’azzurro delle tante uniformi dell’Agesci sabato 15 ottobre, nella Concattedrale di Comacchio. Più di 400 Scout della Zona di Ferrara hanno varcato la porta santa “invadendo” pacificamente il duomo della città lagunare.
Qui i capi, i rover e le scolte, gli esploratori e le guide, i lupetti e le coccinelle, si sono messi in ascolto della Parola e hanno condiviso le diverse esperienze di misericordia vissute negli ultimi mesi, attraverso le quali hanno potuto incontrare Cristo nei fratelli più poveri, ammalati, nei piccoli e nelle persone sole. Al termine di questo momento hanno accolto gioiosamente l’arcivescovo Luigi Negri che non ha voluto mancare a quest’importante appuntamento per portare il suo saluto.
«È un grande conforto per me vedere spuntare – ha esordito l’Arcivescovo – l’inizio di un nuovo popolo, di un popolo cristiano, pur nella connotazione esplicita e precisa delle vostre appartenenze scoutistiche». Un popolo, ha ribadito il Vescovo, capace di esprimere la novità di vita portataci da Cristo: è Lui che cambia «il nostro cuore, la nostra intelligenza, la nostra sensibilità, ci rende uomini nuovi».
L’augurio pressante rivolto ai presenti è stato di essere sempre «laici vivi, attivi e intraprendenti» alla luce degli insegnamenti ricevuti e dell’esperienza vissuta nello scoutismo. Il Vescovo ha poi ricordato come il mondo d’oggi così abbandonato alla disperazione, abbia bisogno di testimoni di Cristo, che possano vivere l’esistenza come risposta al Signore, come testimonianza di carità, costruendo “ponti di misericordia”, secondo lo slogan scelto per la giornata giubilare. «Sono con voi – ha affermato mons. Negri – sono insieme a voi, sento e partecipo di questo entusiasmo che avete, di questa volontà di camminare lietamente dentro le vostre realtà associative, per approfondire il mistero del Signore e vivere la grande avventura della vita come vocazione».
Ad ogni scout è poi risuonato forte l’invito ad essere forti, decisi, senza condizionamenti del mondo, scout capaci di ragionare non secondo il mondo, ma secondo Cristo, per poter così aiutare gli uomini del nostro tempo a scoprire in Dio il senso ultimo della vita, comunicandolo tramite l’impegno e la testimonianza dei singoli e dei vari gruppi.
Infine è stato sottolineato l’importanza di tale celebrazione come momento di forte unità non solo all’interno dell’Agesci, ma anche con le altre forme di impegno laicale; al giubileo erano infatti presenti i gruppi della Federazione Scoutismo Europeo (FSE) di Comacchio e di san Giovanni in Persiceto nonché una delegazione dell’Azione Cattolica diocesana. Assicurandoci la sua costante e affettuosa vicinanza nel cammino associativo e più in generale in quello delle nostre vite, mons. Negri si è congedato mentre in duomo gli scout cantando e camminando, attraversavano nuovamente la porta santa.
Questa volta però lo facevano per uscire, come viandanti, verso gli altri, impegnandosi ad abbattere muri e a costruire ponti, che favoriscano la cultura dell’incontro e del dialogo ed essere così testimoni generosi e coraggiosi di misericordia.
Don Francesco Viali
Assistente ecclesiastico Agesci Zona di Ferrara
Foto di Claudio Furin
Leggi il discorso completo del Vescovo al nostro incontro
Articolo Pubblicato su La Voce di Ferrara Comacchio di venerdì 28/10/2016