Progetto di Zona 2018-2022

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Premessa

Il Progetto di Zona costituisce il documento di riferimento che guiderà le attività della Zona di Ferrara nel quadriennio 2018-2022. Il Progetto si innesta sul percorso fatto dalla Zona di Ferrara negli anni passati e, considerando le verifiche dei progetti precedenti, ne rilancia l’orizzonte, mantenendo come obiettivo primario il sostegno ai singoli capi e alle Comunità Capi nell’azione educativa.

Il percorso che ha portato alla stesura del Progetto, si è articolato in diverse fasi in cui si è cercato di coinvolgere i capi a più livelli (come singoli, nelle Comunità Capi, attraverso il Consiglio di Zona e nelle Assemblee di Zona) per l’individuazione dei bisogni educativi e delle esigenze formative a cui la Zona può provare a dare risposta.

Il Progetto si articola in 3 diversi ambiti, che riprendono le Scelte del Patto Associativo: Scelta Scout, Scelta Politica e Scelta Cristiana. Si è volutamente cercato di dare al Progetto una struttura snella perché fosse di facile lettura e comprensione sia per tutti i capi che anche per quanti sono esterni al mondo scout. Sono stati, quindi, individuati, per ogni Scelta, alcuni obiettivi e le relative strategie da mettere in campo per la loro realizzazione, tenendo presenti i diversi “attori” che, a vari livelli (Comitato di Zona, Consiglio di Zona, Comunità Capi, singoli capi), saranno coinvolti e potranno trarre beneficio dai percorsi che si attiveranno.

ANALISI D’AMBIENTE

L’Agesci Zona di Ferrara è composta da 8 gruppi di Ferrara e provincia:

  • Ferrara 3, con sede nella parrocchia di Santo Spirito;
  • Ferrara 4, con sede nella parrocchia di San Luca;
  • Ferrara 5, con sede a Santa Francesca Romana, unità pastorale Borgovado;
  • Ferrara 6, con sede nella parrocchia di San Giuseppe Lavoratore;
  • Casumaro 1, con sede nella parrocchia di San Lorenzo a Casumaro;
  • Copparo 1, con sede nella parrocchia dei Santi Pietro e Paolo di Copparo;
  • Delta del Po 1, con sede nella parrocchia della Natività di Maria di Mesola;
  • Porto Garibaldi 1, con sede nella parrocchia Immacolata Concezione di Maria di Porto Garibaldi.

Dall’analisi d’ambiente, svolta tramite un lavoro che ha coinvolto le CoCa e il Consiglio di Zona, sono emersi diversi punti di forza dei nostri capi, delle nostre comunità e della nostra Zona:

  • i capi giovani hanno portato in questi anni entusiasmo e nuovi stimoli nei Gruppi e nella Zona, grazie anche al fatto che sempre più capi provengono da diverse parti d’Italia;
  • i capi esperti sono sicuramente una delle risorse più importanti per i Gruppi e contribuiscono a creare un clima favorevole all’accoglienza e all’accompagnamento dei giovani, mettendo a disposizione la loro formazione e competenza;
  • i capi sono consapevoli dell’importanza della formazione e della partecipazione alle proposte che l’Associazione mette in campo;
  • i capi mostrano un grande interesse rispetto alle tematiche sociali e politiche e alla ricaduta che le nostre azioni educative possono avere sul territorio;
  • il numero ridotto di Gruppi favorisce la conoscenza, la buona comunicazione e la collaborazione tra i capi e, in generale, tra gli otto Gruppi della Zona.

Di contro, sono anche emerse le seguenti criticità, sulle quali ci proponiamo di lavorare attraverso gli obiettivi definiti in questo Progetto di Zona:

  • alcuni gruppi vivono situazioni di difficoltà nella formazione degli staff, per mancanza di capi, soprattutto brevettati;
  • forte turn over dei capi che, per motivi di studio o di lavoro o di scelte di vita, non riescono a garantire una continuità nel servizio, che si traduce in una difficoltà nel definire la progettualità all’interno delle CoCa;
  • alcuni capi non esprimono un’adesione totale alle scelte del Patto Associativo o hanno necessità di consolidarle;
  • in alcune CoCa è talvolta faticoso vivere le relazioni in modo sereno e costruttivo;
  • alcuni gruppi vivono con difficoltà il rapporto con il proprio territorio.

Tutti i gruppi reputano fondamentale il rapporto con la Chiesa locale e la Parrocchia, anche se, a volte, emerge la difficoltà di vivere questo legame in modo costruttivo e positivo. Le criticità maggiori sono legate, da una parte, ai rapporti con i Parroci e, dall’altra, alla disponibilità a partecipare alle iniziative parrocchiali, soprattutto quando queste si svolgono con modalità diverse dalla proposta scout.

A partire da quanto emerso, sono state individuate alcune necessità prioritarie che sono state tradotte, concretamente, nella definizione degli obiettivi per ogni Scelta.

OBIETTIVI E STRATEGIE

Scelta Scout

“Il metodo scout attribuisce importanza a tutte le componenti essenziali della persona, sforzandosi di aiutarla a svilupparle a crescere in armonia, secondo un cammino attento alla progressione personale di ciascuno. […] Intendiamo valorizzare e far crescere i doni di ciascuno, al di là delle differenze e a partire dalla ricchezza che la persona è ed ha.”

dal Patto Associativo AGESCI

Nell’ambito della SCELTA SCOUT, sono stati individuati i seguenti obiettivi:

Aiutare i capi nell’approfondimento della competenza metodologica, con particolare riferimento all’intenzionalità educativa degli strumenti utilizzati e alla capacità di lettura dei bisogni dei bambini e ragazzi loro affidati.
Sostenere i capi nella progettazione delle esperienze ed attività con i ragazzi per la valorizzazione del protagonismo di ognuno e l’accoglienza del diverso (disabilità, marginalità e minoranze).
Supportare i singoli gruppi nelle situazioni di difficoltà, che riguardano, in particolare, il coinvolgimento dei capi.
Favorire le occasioni per sviluppare e coltivare l’appartenenza associativa ai vari livelli.
Promuovere lo scautismo della Zona verso l’esterno e verso l’interno.

Per il raggiungimento di questi obiettivi, l’azione della Zona è guidata dalle seguenti strategie:

Supportare i capi e facilitarli nella partecipazione ai percorsi democratici della vita associativa a livello di Zona e Regione (assemblee, convegni e altri appuntamenti), aiutandoli a cogliere questi momenti come occasioni di formazione permanente.
Rendere il Consiglio di Zona un luogo di elaborazione del pensiero associativo e di progettazione delle attività della Zona.
Programmazione agile ed elastica degli appuntamenti e delle attività di Zona rivolte ai capi, con particolare attenzione al carico che queste richiedono.
Realizzare eventi/iniziative di Zona, che coinvolgono capi e ragazzi, in occasione di celebrazioni importanti (esempi: TD, giubileo, etc.).
Lavorare sui temi dell’accoglienza del diverso (disabilità, marginalità, minoranze, etc.) e del protagonismo dei ragazzi, nelle occasioni formative specifiche per i capi, negli incontri di Zona e di Branca.
Curare le proposte formative metodologiche rivolte ai capi in modo da renderle accattivanti e coinvolgenti, vicine al vissuto dei capi e con un’elevata ricaduta sul loro servizio con i ragazzi
Individuare persone competenti in grado di affrontare assieme ai capi alcune specifiche situazioni, in cui i capi si trovano in difficoltà, istituendo, ad esempio, uno sportello di aiuto per capi.
Curare la comunicazione verso l’esterno, sia per la presentazione dello scautismo della Zona ai livelli istituzionali corrispondenti, sia per tutto ciò che riguarda gli aspetti legati alla mobilità dei capi (capi in entrata e uscita dai gruppi e dalla Zona per ragioni di studio e/o di lavoro).

Scelta Cristiana

“I capi accolgono il messaggio di salvezza di Cristo e, in forza della loro vocazione battesimale, scelgono di farlo proprio nell’annuncio e nella testimonianza, secondo la fede che è loro donata da Dio.”

dal Patto Associativo AGESCI

Nell’ambito della SCELTA CRISTIANA, sono stati individuati i seguenti obiettivi:

Favorire la presa di consapevolezza del ruolo di capi come risposta ad una vocazione che si realizza nel servizio scout e nella testimonianza cristiana.
Sostenere la formazione dei capi rendendoli capaci di annunciare il Vangelo attraverso la catechesi.

Per il raggiungimento di questi obiettivi, l’azione della Zona è guidata dalle seguenti strategie:

Coltivare i rapporti con i soggetti e gli organi della Diocesi relativi alla pastorale giovanile e alla catechesi.
Incentivare e supportare le esperienze “pilota” e le sperimentazioni di iniziazione cristiana in attività scout nei gruppi in cui le condizioni e i rapporti con la parrocchia sono favorevoli.
Supportare le CoCa che lo richiedono nella formazione personale e nella costruzione di cammini di Fede.
Favorire la partecipazione agli eventi di carattere diocesano.
Curare le occasioni formative rivolte ai capi affinché diventino reali momenti di crescita e consapevolezza del proprio cammino di fede, anche attraverso il coinvolgimento di soggetti esterni e la scelta di luoghi significativi.

Scelta Politica

“La scelta di azione politica è impegno irrinunciabile che ci qualifica in quanto cittadini, inseriti in un contesto sociale che richiede una partecipazione attiva e responsabile alla gestione del bene comune. […] Ci impegniamo ad educare al discernimento e alla scelta, perché una coscienza formata è capace di autentica libertà.”

dal Patto Associativo AGESCI

Nell’ambito della SCELTA POLITICA, sono stati individuati i seguenti obiettivi:

Favorire la costruzione e la partecipazione a iniziative che promuovano la cittadinanza attiva e l’impegno politico sul territorio.
Promuovere e rafforzare la collaborazione con altri soggetti e/o associazioni attive sul territorio con cui si condividono valori e finalità educative.
Incentivare il rispetto per l’ambiente in generale e per la natura in particolare, in quanto spazi privilegiati dai ragazzi stessi per crescere.
Riflettere su concrete scelte di campo legate al contesto storico e culturale di questo tempo: accoglienza, giustizia e legalità, Europa, innamoramento verso il fare politica, pari opportunità, senso di precarietà, diritti umani.

Per il raggiungimento di questi obiettivi, l’azione della Zona è guidata dalle seguenti strategie:

Partecipare attivamente alle reti locali con altre associazioni e alla progettazione delle iniziative rivolte ai giovani e agli adulti.
Mantenere una relazione proficua e collaborativa con la Diocesi, con il Vescovo e con gli Uffici Pastorali più vicini ai temi sociali ed educativi.
Sostenere le Comunità Capi nei rapporti con le parrocchie, con le unità pastorali e con i soggetti che operano nel territorio per collaborare anche alla realizzazione di opportunità di servizio.
Promuovere e comunicare verso l’esterno i valori e le esperienze positive della Zona, legate alla partecipazione civica, alla costruzione del bene comune e al rispetto dell’ambiente.
Valorizzare e diffondere una cultura della riqualificazione e del riciclo, insieme alle buone pratiche per la riduzione dell’inquinamento, per la mobilità sostenibile e la vita all’aria aperta come strumento educativo che esercita un’elevata capacità attrattiva sui ragazzi.
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